mercoledì, febbraio 19, 2014

Il gusto della vita

Il gusto della vita (Fabrizio Falco recita Pirandello)

Perché, caro signore, non sappiamo da che cosa sia fatto, ma c’è, c’è ce lo sentiamo tutti qua, come un’angoscia nella gola, il gusto della vita, che non si soddisfa mai, che non si può mai soddisfare, perché la vita, nell'atto stesso che la viviamo, è così sempre ingorda di sé stessa, che non si lascia assaporare. Il sapore è nel passato, che ci rimane vivo dentro. Il gusto della vita ci viene di là, dai ricordi che ci tengono legati. Ma legati a che cosa? A questa sciocchezza qua... a queste noje... a tante stupide illusioni... insulse occupazioni... Sì sì. Questa che ora qua è una sciocchezza... questa che ora qua è una noja... e arrivo finanche a dire questa che ora è per noi una sventura, una vera sventura... sissignori, a distanza di quattro, cinque, dieci anni, chi sa che sapore acquisterà... che gusto, queste lagrime... E la vita, perdio, al solo pensiero di perderla... specialmente quando si sa che è questione di giorni... – Ecco... vede là? dico là, a quel cantone... vede quell'ombra malinconica di donna? Ecco, s’è nascosta!

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